Olimpia Hruska
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The Topic: L'argomento di una narrazione, Milano.
Milano assente dal mio immaginario per oltre metà della mia vita. Rimossa.
Milano che non ha giocato per me alcun ruolo culturale, sentimentale, identitario affettivo. Nessuna nostalgia.
Mi sono chiesta perchè non ho interiorizzato il mio luogo di nascita, la città della mia adolescenza.
Perchè l’idea di realizzazione di me stessa fosse sempre collocata ‘altrove’ e il rapporto mentale con la città fosse rifiutato.
O censurato o tabù ? Ho cercato di spiegarlo con ‘Nautilus’, la mia autobiografia.
Il fatto è che anche la città è un paesaggio, ma per me era solo ‘intorno’ alla casa natale, addirittura in opposizione.
Era solo la percezione di un ‘fuori campo’, percorsi tracciati nel territorio estraneo. Io non ero nata lì, pensavo.
Il paesaggio urbano, lacustre, montano, marino o zona di campagna che sia, è un’esperienza soggettiva individuale.
Non è un oggetto autonomo.
Ammirarlo pur con tutto il sentimento percettivo possibile non ci comunica nulla, non veicola alcun rapporto di tipo mentale.
Manca di senso se non trova una risonanza nelle esperienze di vita, delle proprie peripezie insieme alla conoscenza.
Resta una porzione di ‘mondo’, la realtà a noi visibile, il rapporto tra il noto e l’ignoto che abitualmente chiamiamo con questo termine.
Nella condizione astorica e asociale propria alla natura dove vivo dal 2012, riuscendovi grazie all’esperienza giovanile accanto agli indiani Tarahumara, anni ‘70 del ‘900 (Chihuahua-Mexico), forse ho affinato una consapevolezza meno passiva che quella della contemporaneità.
Dunque questo paesaggio interiore urbano (2019) come luogo di sentimenti individuali, di Indizi per una rielaborazione del passato che non c’è più e fare il punto per nuove congetture da dentro di sè, sulle orme di.....verso qualcosa.
Dal 2013, da quando l’IPhone è stato messo sul mercato della comunicazione generalizzata, quanti ‘mondi’ esistono per noi?
Nota tecnica:
Immagini stampate in bianconero su carta Magnani non emulsionata prodotta in esclusiva per Acsaf. Inchiostri Piezography.
Colorazione a olio con tecnica Wacker modificata e adattata alla stampa digitale.
Formato immagini: 30x40 - Formato foglio : 40x50